Quando si partecipa ad un asta, oltre al prezzo di acquisto è necessario sapere quali altri oneri (detti accessori) concorrono a definire il costo totale. Considerando un immobile ad uso civile abitazione, di seguito troverete un sintetico ma utile elenco di questi oneri, alcuni dei quali corrispondenti a quelli del mercato libero.
Costi di aggiudicazione e di gestione:
· prezzo aggiudicazione (compresa cauzione);
· imposta di registro (2% se prima casa – 9% se seconda casa) o IVA;
· imposte ipotecarie e catastali (€ 100 in totale in caso di imposta di registro, oppure € 200 se soggetto ad iva );
· cancellazione formalità pregiudizievoli (solo se poste a carico dell’aggiudicatario);
· quota del compenso del delegato;
· arretrati spese condominiali se presenti (annualità in corso e quella precedente);
· regolarizzazione abusi edilizi (se presenti).
Qualora si tratti di investimento, nel momento in cui si vende sono da aggiungere anche:
· imposta sostitutiva sulla plusvalenza (26%) sulla differenza tra prezzo di rivendita e prezzo di acquisto maggiorato dei costi detraibili (nulla è dovuto in caso di acquisto prima casa o se non si rivende prima di 5 anni);
· spese condominiali (da acquisto a rivendita);
· IMU (da acquisto a rivendita).
Altri costi (eventuali)
· ristrutturazione, restyling o home staging;
· costi connessi al mutuo.
Indicativamente per l’acquisto di una prima casa devono essere preventivati costi fra il 15 e il 20 % mentre per investimenti ordinari effettuati in regime di seconda casa le spese accessorie di solito si aggirano intorno al 20-25% del prezzo di aggiudicazione.
Ovviamente questi dati sono orientativi e servono a dare un’idea dell’entità della spesa, ma non possono mai sostituire un conto economico dettagliato e con dati specifici.